Fiera di Roma 6 Ottobre 2023, per la prima volta sono andato al Romics.
La partecipazione in realtà è stata in dubbio fino alla mattina stessa in cui poi ho deciso di andare. Era il primo Romics cui avrei voluto assistere ma per vari motivi, i miei piani erano saltati. Ulteriori imprevisti, però, mi hanno permesso di fare un salto nella giornata di Venerdì e poter passeggiare tra i vari padiglioni in una delle giornate più tranquille della fiera.
Sapevo purtroppo che di Venerdì non avrei incontrato tante persone con cui ho avuto la fortuna di parlare negli ultimi mesi grazie ai social, ma la curiosità ha comunque prevalso su ogni altra logica. Visitando i primi padiglioni cui mi sono avventurato, l'impatto non è stato diverso da come mi ero figurato. Conoscevo già la struttura della Fiera di Roma (visitata in occasione diversa) ed era difficile immaginare una organizzazione diversa degli spazi. Ovviamente definirla una fiera del fumetto credo ristrettivo, perché i veri protagonisti della fiera, più che i fumetti come oggetto fisico, sembravano essere più i personaggi di queste storie, che fossero disegnati su carta o creati digitalmente per film o videogiochi.
Fiera del fumetto?
Dopo poco essere entrato non ho potuto chiedermi chi fosse il vero protagonista della fiera. In teoria i fumetti, in pratica i fumetti sembravano fare da contorno a tante altre cose. Se i cosplay, le action figure, le carte collezionabili e tante altre cose possono esser ricollegate al fumetto, mi ha sorpreso vedere un intero padiglione dedicato ai videogiochi, con decine e decine di computer e console messi a disposizione dei visitatori. E se le console vintage o videogiochi particolari (come le chitarre di guitar hero o le pedane per i giochi di ballo) sono comunque esperienze particolari che credo vadano ad impreziosire la fiera, meno interessante ai miei occhi è stato di certo vedere console di ultima generazione.
Ad ogni modo, non era mia intenzione andare in una fiera per giocare ai videogiochi, motivo per cui non ho preferito andare oltre.
I padiglioni, anche se non tantissimi, offrivano comunque intrattenimenti di diverso tipo, dagli incontri con alcuni disegnatori, all'esposizione di tavole di fumetti famosi, e tante altre cose che sicuramente mi sono perso. Per godere al meglio di questa esperienza sarebbe meglio andare con un minimo di organizzazione, sapendo già a quali eventi partecipare. Ahimè, in tal senso, ero del tutto impreparato, ma nonostante ciò mi sono goduto una piacevole passeggiata ed è stata una bella esperienza.
Qualità o quantità?
Altra considerazione che ho fatto durante le ore passate a passeggiare tra i vari padiglioni è stata di certo quella relativa alla qualità. Ricordo che qualche anno fa, quando andavo alle superiori quindi circa 16 anni fa, statuine e cosplay dei personaggi di manga/anime/videogiochi non erano facilmente reperibili e i loro costi erano molto alti. Vi erano, soprattutto nell'ambito dei cosplay, persone che creavano abiti, accessori e armi, e anche se la qualità non sempre era eccelsa, riuscivano comunque a mettere il sorriso nei miei occhi fanciulleschi. Mi sarei aspettato di vedere qualche cosplay fatto in casa, che nelle sue imperfezioni potesse comunque trasmettere simpatia, invece per la maggior parte erano cosplay probabilmente comprati già pronti, carini, magari non di qualità eccelsa ma comunque a occhio non particolarmente critico, più che adeguati. La differenza però con cosplay di una qualità superiore, con dettagli realizzati a mano, è enorme e anche se io non fossi così pratico, sono pochi i cosplay che mi hanno lasciato davvero meravigliato anche se a volte non conoscessi i personaggi che raffiguravano (mea culpa!).
Ad ogni modo, la stessa domanda me la sono posta passando tra vari stand molti dei quali vendevano action figure, e almeno una decina, avevano gli stessi medesimi articoli, tra cui funko pop, o statuine e peluche realizzati tutti dal medesimo marchio. Ciò mi ha lasciato perplesso, e ho provato a prestare maggiore attenzione, invece, agli stand che presentavano articoli artigianali e che quindi offrivano qualcosa di diverso da ciò che qualsiasi fumetteria o GameStop potesse offrire.
I miei acquisti
In fiera non ho fatto molti acquisti, ma i due che ho fatto (eh, sì, solo due) ve li mostro:
- libro game "Il barbaro grigio" - Tora edizioni
- un segnalibro raffigurante "Kazuha" di Genshin Impact, realizzato da Yenspiritshop
Il primo l'ho letto ieri per la prima volta, essendo un libro con più scelte, prima di giudicarlo vorrei provare a fare qualche altra partita, ma l'esperienza è stata positiva. Mi ha ricordato l'infanzia, quando giocavo ai libri game di mio fratello, tra cui il famoso Lupo Solitario.
Il secondo, l'ho preso perché necessitavo di un segnalibro e questo mi è piaciuto particolarmente e nella sua semplicità, lo trovo bello e ben fatto.
Ringraziamenti
In conclusione ci tengo a fare dei ringraziamenti. In primis a Eleonora del Kawaii earsland, che oltre a realizzare accessori per cosplay e altre cose meravigliose, è davvero una persona di una gentilezza di altri tempi e a cui auguro ogni bene per lei e la sua attività.
In secondo luogo vorrei ringraziare le cosplayer che anche se non ho potuto incontrare di persona in questa occasione, sono state di aiuto e sostegno durante la pubblicazione del libro IntroVersi, e che mi auguro di poter incontrare e ringraziare di persona in una delle prossime fiere: Wisemermayd, Adhara e Ellychan96