Zerocalcare è un fumettista romano d'adozione. Di Rebibbia, per l'esattezza, come egli stesso sottolinea spesso e volentieri. Abitando io non molto lontano da Rebibbia, e soprattutto avendo preso la metro lì una quantità innumerevole di volte, ho potuto notare come negli ultimi anni sia riuscito a imprimere qualcosa di forte nel suo quartiere. A partire dal Mammuth disegnato davanti la stazione della metropolitana, fino agli innumerevoli manifesti affissi nel quartiere dove si vede inequivocabile la mano del fumettista.
Leggendo le sue opere mi sono reso conto di due cose, su tutte, che credo siano il segreto del suo successo:
- la naturalezza, figlia sicuramente del contesto in cui ha vissuto, ma che è quasi un taboo nel mondo odierno. Gli interventi dei personaggi non filtrati in alcun modo, se non a volte da immagini animalesche per celare l'identità reale delle persone di cui parla. A volte è anche volgare, ma non più di quanto non lo sia la gente nella realtà. Personalmente poi, che vivo i quartieri che descrive, mi sento proprio a casa.
- la sua faccia, anche se a livello estetico non è proprio il massimo, però fa sentire il lettore così vicino a lui, dandogli l'impressione di entrare davvero nella sua vita, nelle sue abitudini. Dopo aver letto un suo libro, si ha quasi l'impressione che Calcare sia un proprio amico.
Questi due elementi rendono Zerocalcare di certo più interessante di quel che ci si prospetta, ma non è solo questo. Mi piacciono molto i suoi disegni, che sono immediati ma non troppo semplicistici, e soprattutto lo contraddistingue la sua arguzia. Ci sono molti spunti interessanti nelle sue opere.
Ho letto "La profezia dell'armadillo", la sua prima opera, e la storia è davvero molto bella. Temevo di trovarmi di fronte a un fumetto leggero, che mi avrebbe fatto sorridere. I sorrisi non sono di certo mancati, ma mi sono anche ritrovato a riflettere più di una volta.
Kobane's Calling è stata la seconda lettura che ho voluto fare. È molto più impegnato come testo, ambientato nei luoghi del nord della Siria dove si combatte contro l'avanzata dell'Isis. Calcare è riuscito a trattare con un giusto equilibrio di serietà e spensieratezza, che spesso anche in autori più rinomati è difficile da trovare.
È di certo un autore che consiglio a tutti, moderno, divertente e sempre sul pezzo. Magari prima o poi lo incontrerò, magari mentre vado a prendere la metro a Rebibbia.